L’arte di scegliere le risorse in rete per l’apprendimento della Storia dell’arte

Antonella Sbrilli, che insegna Arte contemporanea all’università La Sapienza di Roma, ci ha raccontato la sua esperienza nell’intervento del 6 ottobre 2021: “L’arte di scegliere: aggregare, connettere, ri-usare le risorse in rete per l’apprendimento collaborativo della Storia dell’arte”.

La docente ha evidenziato le peculiarità del suo insegnamento, caratterizzato dall’assenza di propedeuticità didattiche rigide a livello di piano di studi e da un crescente numero di studenti alla seconda laurea o in pensione.

La scelta di innovare la didattica è stata determinata dall’esigenza di superare la rigidità dello standard della lezione ex cathedra basata su slide PowerPoint; la necessità di fare lezione online durante il primo confinamento e ora in modalità ibrida (nel suo caso, 70 studenti in aula e 120 online si alternano nelle due modalità) hanno impresso un’ulteriore accelerazione e portato Antonella Sbrilli a ideare uno strumento ad hoc: Art’usi.

Sfruttando l’abbondanza di risorse resa possibile dal digitale, Art’usi si articola in 40 interfacce che presentano altrettanti argomenti attraverso due dorsali principali: 

  • luogo dove le opere sono state realizzate o conservate, tramite Google Earth
  • tempo, tramite cronologie/timeline messe a disposizione da musei o docenti.

Ciascuna interfaccia propone una serie di link a risorse in vari formati (messe a disposizione da musei e biblioteche non solo sui siti istituzionali, ma anche su Google Earth) per affrontare l’analisi delle opere nelle loro molteplici dimensioni.

Art’usi è pensato per essere utilizzato sia a lezione sia come supporto per lo studio individuale. Un elemento significativo sono gli “Applied game”, ovvero una serie di attività interattive di vario genere: serious game, esplorazioni del sentiment degli studenti associato a un’immagine rispetto alla sua collocazione nella storia dell’arte ufficiale, giochi di ruolo come il Salon des refusés. Alcuni applied game si trovano nello spazio del corso sulla piattaforma Moodle di ateneo e vengono integrati da attività sul forum.

Una criticità di Art’usi è la stabilità e disponibilità nel tempo delle risorse culturali digitali linkate, che richiede delle verifiche prima di ogni lezione; gli studenti sono coinvolti come manutentori e possono aggiungere opere rilevanti tramite Google Earth.

Qui puoi trovare la registrazione del seminario.